Gente nuova, incontrata qua per la prima volta, che mi tratta come un peluche. E quanto sono dolce, quanto sono educata, quanto sono gentile e carina, e il collega messicano che mi chiama con voce in falsetto: "biiimba! bimbolottona! bimbiina!" con tanto, tanto affetto e tante "i".
La gente mi abbraccia, mi bacia, mi coccola. E in cambio mi fa fare tutto quello che voglio. Quando gli dico cosa faccio e ho fatto (qui il curriculum è, tristemente, tutto quello che vogliono sapere. Manco che il mio fosse poi straordinario) aprono le loro boccucce con ammirazione.
Insomma, sono, inesorabilmente, la buonabellaebravabambina. A cui però, pare che nessuno voglia mai dire di no.
E io che volevo essere la panterastronzaeirraggiungibile.
Mi sa che è giunto il momento di accettare questo ruolo da principessina della questione e, dolcemente e con educazione, usarlo a mio favore senza pietà alcuna. Visto che la mia educazione apre tutte le porte, abbandoniamo mire da stronza maledetta e godiamoci il cigolio dei cardini che girano al mio passaggio.
Maestro, prego.
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