lunedì, gennaio 29, 2007
Pink sucks
Ora, parliamoci chiaro, non è che non lo sapessi già.
Sono perfettamente cosciente del fatto che non sono proprio una persona originale.
Anzi, riconosco un certo perbenismo mal camuffato da riflessività, una pigrizia del tutto banale, una mancanza di disciplina da vera figlia degli anni Ottanta.
Immaginavo che le cose che piacciono a me possano piacere anche a milioni di altre persone, che quello che vedo io è evidente ad altri milioni, che a furia di stare nel mezzo non si sta mai da nessuna parte. Lo so che non sbilanciandomi mai è come se inghiottissi chili di antidiarroico. E se questa volta non si capisce il paragone chissenenfrega.
Però non c'era bisogno di buttarmelo in faccia. Non era proprio il caso di farmi esaurire ogni particolarità con un paio di incontri casuali e di blog.
Se fossi fatalista (e, diciamolo, io lo fossi) direi che è un gentile invito dalla Direzione a smettere di stare nel mezzo. Tzé.
Potrei sempre giustificarmi dicendo che non sono il tipo che finge effetti speciali per sembrare interessante. E l'"interessanteperchi?" l'ho fortunatamente risolto mesi fa. Certo che se evitassi l'autocensura perché questo o quello non si intona con i fiocchetti rosa e le ballerine, magari farei un passo avanti. Ad esempio ammettendo che a me, il rosa, mi fa schifo. E si dice a me mi.
Mi ricorda i miei anni ad una cifra in cui volevo fare la ballerina di danza classica, ero grassa come un cappone e dovevo comunque entrare nel costumino rosa e calze bianche.
Però, ho continuato a perseguirlo il rosa. Ovviamente non in senso letterale.

Stanotte ho sognato di essere al mio vecchio lavoro. Poi ho sognato di dargli fuoco, con tutti dentro (anche gente mai esistita, tutti lì a fare un bel falò).

Non sarà mica un segno?

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